L'Adulatore
Commedia in lingua in due atti di Carlo Goldoni
Regia di Raffaella Bergamin
Testo tra i meno conosciuti e rappresentati di Carlo Goldoni, è di quelli che inducono alla tentazione, probabilmente banale, dell’aggettivo “molieriano”.
Si tratta di una commedia bellissima per misura di stile e sorprendente per modernità.
Vi si narra di un gaglioffo che, segretario del Governatore di Gaeta (il Regno di Napoli), approfitta della leggerezza e delle vanità del Governatore e della “Governatoressa” per commettere ogni sorta di imbrogli e di iniquità al solo fine di servire le sue tasche e il suo piacere. Gli andrà male. Verrà smascherato; ma non, si badi, ad opera del suo padrone o di qualche altro appartenente alla classe dominante, bensì perché i servi, da lui angariati oltre ogni limite, si accorderanno per denunciarlo.
Questo elemento dei servi - la “casa bassa” guidata da Brighella - rappresentativo dell’intera categoria dei sottomessi, è uno degli elementi più sorprendenti della commedia. E s’intende bene, soprattutto per questo, che tale opera non risultasse, allora, gradita ai potenti.
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